Arte fuori dal palco

La “Siberia” del Maggio di Umberto Giordano in CD e DVD

La “Siberia” del Maggio di Umberto Giordano in CD e DVD

La Dynamic ha pubblicato, in CD e DVD, la preziosa registrazione di “Siberia” di Umberto Giordano, andata in scena nel 2021 al Maggio Musicale Fiorentino.

Strana sorte davvero, quella di Siberia di Umberto Giordano. Il soggetto di quest'opera, nata il 19 dicembre 1903 alla Scala, puntava sul crescente interesse per la letteratura russa ed i suoi personaggi (di lì ad un anno infatti Franco Alfano infatti presenterà Risurrezione tratta da Tolstoj, nel 1907 Guglielmo Orefice Pane altrui da Turgenev); e vedeva il maestro foggiano affidarsi al talento drammaturgico del maggior librettista del momento - Luigi Illica - il quale pescò con abilità da più fonti. 

Soprattutto dai lavori di Dostoevskij: per i due atti siberiani, attingendo alle struggenti Memorie da una casa di morti e Ricordi dal sottosuolo; mentre per il primo atto recuperò qualcosa del nichilismo di Delitto e castigo e de I fratelli Karamazov

Siberia al Maggio Musicale Fiorentino 2021

 

GLI SPETTACOLI IN SCENA IN ITALIA

Una strana sorte: il grande successo, poi l'oblio

Strana sorte quella di Siberia perché, dopo aver girato mezzo mondo con costante successo di pubblico e critica – da molte firme fu anzi valutata superiore alle precedenti partiture di Giordano – nel volgere di un decennio disparve dai cartelloni; salvo riapparire nel 1927 alla Scala, rivista da cima a fondo dall'autore che ne mutò radicalmente il finale. 

Poi, di nuovo il silenzio. Una prima riesumazione concertistica RAI del 1974, una prima riproposta scenica nel 2003 al Festival di Martina Franca, a riaccendere un qualche interesse confermato da una esecuzione al Conservatorio di Milano del 2015. 

Prevista al Teatro Regio di Torino nella stagione 2018/19, per le dimissioni di Gianandrea Noseda l'occasione saltò. Però venne messa in scena al Maggio Musicale Fiorentino 2021 – una sorta di rivincita per il direttore milanese - in un allestimento reso ora disponibile in CD e DVD (anche Blu-ray) grazie alla Dynamic, cui va la gratitudine di tutti noi. 

Una partitura di cospicuo valore

Difficile comprendere la scarsa fortuna di Siberia. La difficoltà interpretative dei tre protagonisti non sono sufficienti a giustificarla; pure altre opere di quel periodo richiedano analogo impegno. Seppure attraverso un medium registrato come questo, possiamo intravedere indubbi pregi: drammaturgicamente, l'opera di Giordano offre una tenuta scenica avvincente, specialmente dei due atti ambientati nel gelido e mortale confino siberiano. 

Il soggetto è intrigante e coinvolgente; i personaggi, anche quelli di sfondo, delineati con tocchi sapienti, in parole e musica. Le melodie, benché spesso sfuggenti nei brevi slanci concessi, sono seducenti; l'orchestrazione, estremamente raffinata, cangiante e ricca di colori. Insomma, è un'opera assolutamente meritevole di rientrare in repertorio.

Musicalmente, alto livello

Venendo alla registrazione dell'edizione fiorentina, tutti appaiono all'altezza del loro compito. La conduzione di Gianandrea Noseda brilla per passione, impeto e coerenza interiore; molto accurata nell'insieme, è ricca di inventiva nella resa delle sfumature timbriche e in ricchezza di dinamiche.

L'Orchestra del Maggio lo segue in forma smagliante, e pure il Coro fiorentino diretto da Lorenzo Fratini offre una prestazione d'altissimo livello.


Il soprano Sonya Yoncheva si mostra perfettamente aderente nel carattere e nello stile alla potente figura di Stephana. Forte di una vocalità energica, di un registro centrale corposo, facile ad ampie espansioni di suono, e dal bel timbro d'ambra, ne rende un'interpretazione memorabile. 

Un paio di gradini più in basso sta il giovanissimo tenore georgiano Giorgi Sturua: chiamato come sostituzione dell'ultimo momento fa quel che può, e lo si vede in qualche difficoltà alle prese d'una scrittura perigliosa e perfida. 

Comunque il suo Vassili arriva in porto grazie alla buona presenza scenica e alla ricca espressività, se non per veri pregi vocali. Nessun problema invece per il baritono rumeno George Petean, potendo tratteggiare il perfido Gléby con notevole rilevanza vocale e potenti effetti drammatici, sfruttando fra l'altro un cospicuo fraseggio e la piena padronanza della parola. Per il resto, ogni componente dell'affollato cast – parlare di parti 'minori' ci sembra qui riduttivo - risulta adeguato al compito assegnato. Fra tutte, in ogni modo, spiccano le prestazioni di Caterina Piva (Nikona) e Giorgio Misseri (Alexis).

Tradizione e cinema in regia

Per ultimo, parliamo dello spettacolo fiorentino in sé. Roberto Andò imposta una regia persuasiva, eloquente, aderente al testo; a conti fatti di stampo assai tradizionale, benché sposti di vari decenni la vicenda e curiosamente trasformi il palcoscenico del Comunale in un set cinematografico. 

Pertinenti e suggestive appaiono le scenografie di Gianni Carluccio, specie nella gelida dimensione dei due atti ai confini del nulla. Molto belli i costumi di Nanà Cecchi; i video sullo sfondo sono di Luca Scarzella. Intelligente ed impeccabile la regia video di Tiziano Mancini, ottima la ripresa audio. La recita registrata è quella del 7 luglio 2021.
 

SIBERIA - CD:  15,61 € Aquista

SIBERIA - DVD:  15,89 € Aquista